Pagina (197/345)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      L'Imperatore li fece portare alla sua presenza nella sala grande, dove la principessa, in mancanza di meglio, stava giocando alle visite con le sue damigelle. Quand'ella vide le grandi custodie d'argento coi doni, battè le mani dalla gioia.
      Ah, se ci fosse dentro un gattino!...
      - diss'ella: ma apparve in vece la magnifica rosa.
      Com'è bella, com'è ben fatta.
      - esclamarono tutte le dame.
      È più che bella,
      - dichiarò l'Imperatore: "è stupenda."
      Ma la principessa l'odorò, e per poco non iscoppiò in lacrime.
      Oh, papà,
      - disse: "ma non è artificiale: è una rosa vera!"
      Bah!
      - fecero tutti i cortigiani: "Una rosa vera!"
      Bene, vediamo che cosa c'è nell'altra custodia, prima di andare in collera!
      - disse l'Imperatore; ed allora apparve l'usignuolo; e cantò così mirabilmente, che proprio non si potè trovarci nulla a ridire.
      Superbe! Charmant!
      - esclamarono tutte le dame, perchè tra loro chiacchieravano sempre in francese, e l'una peggio dell'altra, a dir vero.
      Ah! come quest'uccello mi rammenta lo stipo armonico della povera Imperatrice, di santa memoria!
      - disse un vecchio cavaliere: "È proprio lo stesso tono, la stessa espressione!"
      È vero!
      - disse l'Imperatore, e pianse come un bambino.
      Questo, almeno, non sarà un uccello vero!
      - disse la principessa.
      Sì, Altezza; è un uccello vero,
      - risposero quelli che l'avevano portato.
      E allora, lo si lasci volar via!
      - ordinò la principessa; ed a nessun costo volle permettere che il principe venisse alla corte.
      Ma il principe non era uomo da perdersi d'animo per così poco.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

40 Novelle
di Hans Christian Andersen
pagine 345

   





Imperatore Imperatore Imperatore Imperatrice Imperatore Altezza