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      La città oramai era vicina, e la folla sulla strada cresceva sempre: era tutto un brulichìo di uomini e di bestiame. La strada fiancheggiava il piccolo campo di patate del gabelliere, dov'egli teneva legata la sua gallina, perchè nella confusione non avesse a scappargli e ad andar perduta. Era una gallina dalla coda mozza; una bella gallina che ammiccava con un occhio. "Cluc-Cluc!" - fece la gallina. Che cosa volesse dire con questo, non saprei; ma il contadino pensò: - "È la più bella gallina, ch'io abbia mai veduta; anche più bella della chioccia del Proposto: mi piacerebbe averla! Le galline si ingegnano sempre a trovare qualche chicco di grano: si può dire che non abbiano bisogno di chi le custodisca! Credo che sarebbe un buon affare se la scambiassi con l'oca." - "Vogliam fare a baratto?" - domandò al gabelliere. - "Baratto?" - replicò l'altro - "Eh, l'affare non sarebbe troppo cattivo!" - E così fecero: il gabelliere prese l'oca ed il contadino la gallina.
      Per via, egli aveva già combinato non pochi affari; era stanco, ora, e accaldato, e sentiva il bisogno d'un sorso d'acquavite e d'un pezzo di pane. L'osteria era proprio lì dinanzi, e fece per entrare: ma per l'appunto l'oste usciva in quel momento, con un sacco pieno colmo sino alla bocca; e si scontrarono sulla porta.
      Che cos'hai là dentro?
      - domandò il contadino.
      Mele marce!
      - disse l'oste: "Un sacco intero, per darle ai maiali."
      Un bel mucchio! Mi piacerebbe le vedesse la massaia! L'anno passato, l'albero vicino alla buca della torba non diede che una mela sola.


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40 Novelle
di Hans Christian Andersen
pagine 345

   





Proposto