E sia!
- esclamarono essi; e la scommessa fu accettata.
La carrozza dell'oste era pronta; gli Inglesi vi salirono e con essi il nostro vecchio: le mele fracide furono caricate, e così arrivarono finalmente alla casa del contadino.
Buona sera alla massaia!
Grazie, vecchio mio!
Ho fatto un buon baratto del nostro cavallo.
Sì, tu sai far bene le cose tue!
- disse la donna; e l'abbracciò, senza por mente al sacco, nè ai forestieri.
Ho scambiato il cavallo con una vacca.
Dio sia ringraziato per il latte che avremo!
disse la donna. "Rivedremo così sulla nostra tavola burro, cacio e crema. Fu davvero un buon baratto!"
Sì, ma poi ho cambiato la vacca con una pecora.
E questo, infatti, è anche meglio!
- disse la donna. "Tu le pensi sempre tutte. Per una pecora, anche la nostr'erba potrà bastare. E così avremo latte e cacio pecorino, e poi calze di lana, e camiciole per la notte, anche! Di queste, la vacca non ne dà: perde il pelo la vacca! Sei un brav'uomo, e di buon consiglio!"
Ma ho dato la pecora per un'oca.
Oh, avremo finalmente una buona oca per la festa di San Martino, vecchio mio? Tu pensi sempre alle cose che mi possono far piacere! Fu una magnifica idea questa! Legheremo la nostra oca qui fuori, sull'erba, e per San Martino diventerà ancora più grassa.
Ma ho poi barattato ancora l'oca con una gallina.
Una gallina! Ecco quel che si chiama un buon baratto!
- disse la donna. "La gallina fa le ova, le cova, e così avremo i pulcini, e metteremo su un bel pollaio. Non lo dicevo mai, ma lo desideravo da tanto tempo!
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