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      - disse la Rondine: "Non credo ci sia alcuno più rapido di me nel volare, sopra tutto nell'impeto dello slancio; e quanti viaggi non ho fatti? Lontano lontano, via di qui, via di qui, via di qui!..."
      Sì, e questo è appunto quel che ti nuoce,
      disse il Palo dello Steccato: "Ti piace troppo di mutar paese. Quando qui incomincia a fare un po' di freddo, ecco che subito ti prende la smania di girare il mondo. Non sai che sia amor di patria, tu! Ecco perchè non possono prenderti in considerazione."
      Ma se restassi tutto l'inverno nella giuncaia?
      - domandò la Rondine: "Mettiamo, per esempio, che dormissi tutto l'inverno: credi che allora me ne terrebbero conto?"
      Porta un certificato del Giunco di Giuncaia, il quale dica che hai dormito in patria tutto l'inverno: certo che te ne terranno conto!
      Io meritavo il primo premio, non il secondo,
      - disse la Lumaca: "Una cosa, intanto è certa: che la Lepre non corse se non per pura vigliaccheria, perchè le pareva sempre che a tardare ci fosse pericolo. Io, in vece, feci della mia corsa lo scopo della mia vita; e sono divenuta invalida in servizio. Se qualcuno doveva avere il primo premio, ero io. Ma non solleverò questioni per ciò: già, chiacchiere e vanterie non son mai state roba per me; le disprezzo anzi!"
      E la Lumaca sputò, in atto di grande alterigia.
      Posso affermare con giuramento, che ogni premio (o, almeno, il mio voto per ogni premio,) non fu dato se non dopo matura riflessione!
      - notò il vecchio Segnale della Riserva di Caccia al confine del bosco, il quale aveva fatto parte anche lui del Collegio della Giurìa: "Io procedo sempre con la dovuta circospezione, con ordine e a base di calcolo.


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40 Novelle
di Hans Christian Andersen
pagine 345

   





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