Gli occhi non muoiono. I nostri rivedranno un giorno la nonna, giovane e bella com'era allora, quando baciò per la prima volta la fresca rosa rossa, che ora è polvere dentro alla tomba.
PENNA E CALAMAIO
C'era una volta un Calamaio sopra un tavolino, nella cameretta d'un Poeta; e qualcuno, guardandolo, disse un giorno: "Fa meraviglia pensare a tutto quello che può venir fuori da un calamaio. Chi sa che ne uscirà ora? Davvero ch'è meraviglioso!"
Sì, certo!
disse il Calamaio: "Pare impossibile: lo dico sempre anch'io!" - e si rivolse alla Penna ed agli altri oggetti che stavano sopra al tavolino, abbastanza vicini per udirlo: "È meraviglioso pensare che infinità di cose vengano fuori da me: pare proprio incredibile. E dire ch'io stesso non so che cosa uscirà tra poco, quando l'uomo ricomincerà ad attingere da me! Una mia gocciola sola basta per mezza pagina di carta: e che cosa non può stare in mezza pagina? Sono davvero straordinario! Da me procedono tutte le opere del Poeta, tutte quelle creature vive, che la gente si figura di avere incontrate per davvero, tutti i più profondi sentimenti, e tutto l'umorismo, e tutte le smaglianti pitture della natura. Io stesso non so capire come sia, perchè di queste cose non m'intendo punto; ma tutto vive dentro di me. Da me uscirono ed escono in frotta le vaghe fanciulle, i prodi cavalieri sui focosi destrieri, e tutte le sirenette e gli elfi e gli anitroccoli e gli usignuoli e le rose, e non so che altro ancora. E pure, vi assicuro, io non ne so nulla e nemmeno ci penso.
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