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      Preferirei andare alla guerra e perderci le gambe e le braccia: almeno sarebbe un diversivo! Non ci posso durare. Ho imparato, ora, non dubitare, che sieno le visite dei vecchi pensieri, e so il corteo che portano con sč. I miei vengono, sė, a trovarmi, ma ti so dir io che alla lunga sono un certo spasso... Sono stato sul punto di buttarmi dal cassettone! Vi vedevo, tutti voi altri della casa di contro, ma proprio come se foste stati qui. Era domenica mattina, e tutti voi, figliuoli, stavate intorno alla tavola, cantando in coro la bella preghiera che vi ha insegnata il parroco nuovo; ed eravate tutti a mani giunte, composti, e il babbo e la mamma, serii e raccolti, pregavano anch'essi con voi. La porta si aperse ed entrō la Mimma, quella che ha due anni e si metter a ballare qualunque musica senta, di qualunque genere. Non era il momento, ma si mise senz'altro a ballare, sebbene non riuscisse a prendere il tempo giusto, perchč il canto era troppo lento. Stava prima su di una gamba, e si chinava tutta tutta da un lato, sin quasi a terra, ma anche cosė il passo non era mai lungo abbastanza... Voi tutti siete rimasti serii, e pure non era tanto facile; ma io risi dentro di me, e caddi gių dalla tavola, e ci guadagnai una sbucciatura, che ci ho ancora il segno, perchč non istava bene di ridere in quel momento. Ma tutto ciō, e quant'altro mai ho provato in vita mia, mi si riaffaccia ora come visione interiore; e debbono essere questi i vecchi pensieri e il corteo che menano con sč. Dimmi, cantate sempre in coro la domenica?


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40 Novelle
di Hans Christian Andersen
pagine 345

   





Mimma