Chi dice che il nostro non è il più bel paese del mondo, è un furfante, che nemmeno merita di esserci nato." - E qui la chioccia s'intenerì; poi soggiunse, singhiozzando: "Sì, sì, anch'io ho viaggiato, che cosa credete? Ho fatto dodici miglia e più dentro a una stia: bel sugo che c'è a viaggiare!"
Sì, la chioccia è una massaia di buon senso!
- disse la bambola Berta: "Non m'importa nulla di viaggiare in montagna, perchè bisogna sempre salire, per poi scendere di nuovo. No, no; sarà meglio trovarci una buona cava di sabbia, e andar a passeggiare nel nostro bravo orto di cavoli."
E così fu combinato.
SABATO
È sera di novelle, questa?
- domandò Hjalmar, appena Serralocchi l'ebbe messo a dormire.
Questa sera non abbiamo tempo!
- rispose Serralocchi, e spiegò sopra il letto il più bello de' suoi ombrelli: "Guarda, più tosto, questi Cinesi!"
Tutto l'ombrello sembrava un grande piatto cinese, con alberelli turchini, e ponti acuminati su cui camminavano certi piccoli Cinesi, che scrollavano il capo, serii serii.
Per domattina bisogna parare a festa il mondo intero,
- disse Serralocchi, "perchè domani è vacanza; domani è domenica. Andrò sul campanile, a vedere se gli spiritelli della chiesa hanno ripulito bene le campane; perchè domani lo squillo sia proprio argentino. E poi andrò pei campi, a vedere se la brezza ha spolverato per bene l'erbe e le foglie; finalmente, mi toccherà il lavoro più lungo: tirar giù le stelle, e lustrarle una per una. Me le prendo tutte nel grembiale; ma prima bisogna contarle, ed anche i buchi, dove poi bisogna rimetterle, vanno numerati a riscontro, perchè rientrino tutte nel loro incavo: altrimenti, non sarebbero assicúrate ben salde, e ci sarebbero troppe stelle cadenti, perchè verrebbero tutte giù, una dopo l'altra.
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