La mattina dopo, l'uomo dotto uscì per andare a prendere il caffè e latte ed a leggere i giornali: "Che faccenda è questa?" - esclamò, quando arrivò nella strada soleggiata: "Non ho più ombra! Sta' a vedere che ieri a sera se n'è andata davvero e non è più tornata! Sarebbe una bella seccatura!"
E questo non tanto lo angustiava perchè l'ombra se ne fosse andata, quanto perchè sapeva che c'era già una storia di un uomo senz'ombra, e che tutti lassù, ne' paesi nordici, la conoscevano21. Se fosse tornato a casa ed avesse raccontato la sua, avrebbero detto che non era se non un plagio, e ciò non gli garbava. Risolvette dunque di non farne parola, ed era in fatti il partito migliore.
La sera andò di nuovo sul terrazzino: s'era collocato la lucerna alle spalle, perchè sapeva che all'ombra piace che il padrone le faccia schermo; ma non gli riuscì di adescarla. Si fece piccolo piccolo, e poi lungo lungo; ma sì! neppur l'ombra di un'ombra! Chiamò: "Qua, ombra, qua!" - ma non servì.
Era una seccatura; ma nei paesi caldi tutto cresce tanto rapidamente, che dopo una settimana si avvide, con grande gioia, di una nuova ombra che gli spuntava dalle gambe quando camminava al sole. Si vede che la radice doveva essergli rimasta. In tre settimane, aveva un'ombra decentissima; quando partì per tornarsene al suo paese, l'ombra crebbe sempre più, e durante il viaggio divenne tanto lunga, che metà sarebbe potuto benissimo bastare.
Quando l'uomo dotto fu tornato a casa, scrisse molti libri su quello che c'è al mondo di vero, e su quello che c'è di buono e di bello; e passarono i giorni, e passarono gli anni - molti anni.
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