Non v'era lume; una semioscurità regnava là dentro; ma tutte le porte di una lunga fila di stanze e di sale erano spalancate, e là ce n'era, sì, luce! La gran luce mi avrebbe annientato, anzi, se avessi osato penetrare sin dove stava la Vergine. Ma io andai cauto: guadagnai tempo - e così bisogna far sempre del resto..."
E che cos'hai veduto?
- domandò lo scienziato.
Ho veduto tutto, e le dirò tutto; ma... Non è questione di orgoglio da parte mia, la prego di crederlo; però, quale uomo libero, e con le cognizioni che posseggo, per non parlare della mia nuova posizione e del mio vistoso patrimonio, desidererei ch'ella mi desse del lei.
Le domando perdono!
- disse subito l'uomo dotto: "Il tu è una vecchia abitudine, e le vecchie abitudini sono difficili da smettere. Ha tutte le ragioni, e farò di ricordarmene. Ma mi dica, la prego, tutto quello che ha veduto."
Tutto!
- disse l'ombra: "Perchè tutto ho veduto, e so tutto."
Com'erano quelle stanze più interne?
- domandò lo scienziato: "Come la verde foresta, fresca e silenziosa? O come un sacro tempio? O si provava forse in quelle sale l'impressione d'essere su di un'alta montagna e di avere sul capo il cielo stellato?"
C'era tutto là dentro!
- disse l'ombra. "Io veramente non entrai proprio sin dentro. Rimasi nella penombra, ma avevo un ottimo posto, e vidi tutto e so tutto, poi che sono stato alla corte della Regina Poesia, nel vestibolo."
Ma che cosa ha ella veduto? Forse che tutti gli antichi Dei pagani passeggiavano per le sale? E gli antichi Eroi combattevano forse là dentro?
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Vergine Regina Poesia Eroi
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