La vostra ombra!
- esclamò la principessa: "Questa sarebbe bella!"
Badi l'Altezza Vostra: non posso affermare per sicuro ch'ella risponda,
- disse l'ombra, "ma starei quasi per crederlo: da tanti anni mi appartiene, e segue tutti i miei passi!... Ma l'Altezza Vostra deve permettermi di rammentarle che la mia ombra ha la debolezza di voler passare per un uomo, che bisogna secondarla nella sua fantasia se si vuol vederla di buon umore; e quindi, perchè risponda a tono, bisogna trattarla come un uomo vero."
Mi piace questo!
- disse la principessa.
Si avvicinò allo scienziato, ch'era presso all'uscio, e parlò con lui del sole e della luna, dei popoli vicini e dei lontani, del fisico e del morale degli uomini: lo scienziato rispose a tutto, benissimo e con molto acume.
Che uomo dev'essere costui, per avere un'ombra così intelligente!
- pensò la principessa: "Sarebbe una vera benedizione per il mio paese e per il mio popolo se scegliessi lui; e lui sceglierò!"
In quattro e quattr'otto, principessa ed ombra s'intesero, ma nessuno doveva saperne sillaba sin che la principessa non fosse tornata nel suo regno.
Nessuno, nemmeno la mia ombra!
- promise il fidanzato; ed aveva per ciò le sue buone ragioni.
Andarono dunque al paese sul quale la principessa, quand'era in casa, soleva regnare.
Ascolta, amico mio,
- disse l'ombra allo scienziato: "Ora che sono fortunato e potente quanto mai si può al mondo, farò per te qualche cosa di speciale. Vivrai con me nel mio palazzo, verrai con me nel cocchio reale, ed avrai uno stipendio di centomila scudi l'anno; ma dovrai lasciare che tutti ti chiamino ombra, nè dirai ad alcuno mai di essere stato prima un uomo; e una volta all'anno, quando mi presenterò sul balcone del palazzo reale, dovrai distenderti a terra, a' miei piedi, com'è dovere di ogni ombra.
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Altezza Vostra Altezza Vostra
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