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      Perchè hai da sapere che sposo la principessa e che le nozze avranno luogo questa sera."
      Ah, questo poi è troppo!
      - gridò lo scienziato. "E non ne voglio sapere; no, no e poi no! Sarebbe quanto ingannare tutto il paese, e la principessa per giunta. Svelerò tutta la verità: che io sono un uomo di carne ed ossa, che tu non sei se non la mia ombra, e che d'uomo non hai se non la veste!"
      Nessuno ti crederebbe!
      - disse l'ombra: "Da' retta: sii ragionevole, o chiamo le guardie!"
      Che guardie e non guardie! Andrò difilato dalla principessa, io!
      - gridò lo scienziato.
      Ma io ci andrò prima,
      - gridò l'ombra, "e tu sarai cacciato in prigione!"
      E così fu: perchè le guardie obbedirono a colui ch'esse sapevano fidanzato alla principessa.
      Tremi tutto!
      - disse la principessa quando l'ombra si recò da lei: "Che cos'hai? Che cos'è accaduto? Per carità, non ammalare proprio oggi, che si debbono far le nozze!"
      Mi è toccata la cosa più terribile che mi potesse capitare!
      - disse l'ombra: "Ma pensa! Oh, una povera testa leggera come quella non poteva reggere a tanti mutamenti! Figurati che la mia ombra è impazzita, e s'immagina d'esser divenuta un uomo di carne ed ossa, e che io - figurati! - sia la sua ombra!"
      Ah, ma è terribile davvero!
      - disse la principessa: "E spero bene che l'avranno rinchiusa."
      Certamente. Temo pur troppo che non guarisca più!
      Poveretta!
      - esclamò la principessa: "È proprio una sventura. Sarebbe quasi opera pietosa liberarla da quest'ombra di vita. Anzi, più ci penso e più mi convinco della necessità di metterla fuor di questione alla chetichella.


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40 Novelle
di Hans Christian Andersen
pagine 345