Tuk corse subito accanto alla finestra, e lesse e lesse, sin che quasi si cavò gli occhi, perchè s'era fatto sempre più buio, e la mamma non aveva danaro per comprare candele.
Ecco la vecchia lavandaia che sbuca dal vicolo,
- disse la mamma, guardando fuori dalla finestra: "Povera donna! Pena a reggersi in piedi, e le tocca portare la secchia piena dalla fonte... Fammi vedere che sei un bravo figliuolo, Tuk; corri ad aiutarla, povera vecchia! Vero che ci vai?"
Tuk fece una corsa sino in fondo al vicolo, e aiutò la vecchia; ma quando tornò, la stanza era completamente buia. Di candele, non c'era da parlare; e così andò a letto, nel suo lettino formato di una vecchia panca. Là disteso, pensava alla sua lezione di geografia, all'isola di Seeland, ed a tutto quello che aveva detto il maestro. Sarebbe bisognato che la leggesse almeno un'altra volta: sì, ma come fare? Mise il libro di geografia sotto il guanciale, perchè aveva sentito dire ch'è un buonissimo metodo per imparare la lezione; ma non è metodo in cui ci si possa proprio fidare.
Stava quieto quieto, e pensava... A un tratto, gli parve di sentire un bacio leggero leggero, sugli occhi e poi sulla bocca. Dormiva... e pure no, non dormiva: gli pareva che la vecchia lavandaia lo guardasse, con i suoi occhi affettuosi, e dicesse:
Ah, sarebbe davvero peccato che tu non sapessi la lezione! Tu mi hai aiutato, ed io voglio aiutar te, e la Provvidenza penserà poi ad aiutarci tutti e due.
In quella il libro incominciò a grattare, a strisciare sotto il guanciale di Tuk.
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Tuk Seeland Provvidenza Tuk
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