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      Ah, è bello vivere! È bello uscire dal pozzo, e starsene tra mezzo alle ortiche, e strisciare sulla polvere della strada maestra, e riposare sul margine umido e freddo del fossato! Ma avanti, avanti ancora, sempre avanti! sin che troveremo qualche rana od un piccolo rospo. Non possiamo farne senza: la natura tutta non fa per uno!
      E proseguì il suo viaggio.
      Giunse nell'aperta campagna, presso ad un grande stagno, intorno al quale crescevano i giunchi flessibili, di un bel verde tenero; e tra quelli entrò per continuare le sue ricerche.
      Sarà troppo umido per voi qui
      , - dissero i ranocchi: "ma siate il benvenuto! Siete un signor Rospo od una signorina Rospina? Ma non fa nulla: sarete ugualmente gradito."
      E fu invitata al concerto che si dava la sera - concerto di famiglia: grandi entusiasmi e vocine esili: conosco questa sorta di roba. Non fu servito rinfresco; ma da bere ce n'era quanto si voleva, perchè tutto lo stagno era a disposizione!
      Bisogna che riprenda il mio viaggio!
      - disse Rospina; perchè dentro aveva sempre una specie di struggimento, per qualche cosa di meglio.
      Vedeva le stelle che scintillavano, così grandi e lucenti; vedeva raggiare la luna, spandendo il suo bianco chiarore; vedeva il sole sorgere, e levarsi sempre più alto, sempre più alto.
      Ma forse, sono sempre in un pozzo; soltanto, ch'è un pozzo più grande, ecco tutto. Bisogna che vada ancora più su: provo una grande inquietudine, uno struggimento...
      E quando la luna divenne rotonda e piena, la povera bestiola pensò: "Chi sa che non sia quella la secchia, che han da calare, e nella quale debbo ficcarmi per poter andare più su?


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40 Novelle
di Hans Christian Andersen
pagine 345

   





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