Disse frate Venturino: «Signori, voi devete fare una vostra festa la quale gosta moita moneta. Non vao né per Dio né per santi; anche se fao per idolatria, in servizio de demonio. Questa pecunia datela a mi. Io la despenzaraio per Dio alli uomini necessitosi, li quali non puoco fornire lo tiempo fi' allo sudario vedere». Allora li Romani se comenzaro a fare gabe de esso e dissero ca era pascio. Così dicenno non più demoraro, anche se levaro in pede e partirose e lassarolo solo. Puoi predicao in Santo Ianni. Romani non lo volevano odire, anche ne facevano la caccia. Allora se desperava dell'ira e sì·lli maledisse e disse ca mai non vidde più perverza iente. Non comparze più. Anche se partìo de secreto e gìone fòra de Roma. Ionze in Avignone. Lo papa lo privao dello predicare. In questo tiempo uno folgoro ferìo lo campanile de Santo Pietro e tutto lo cucurullo arze. Le campane non toccao. Anche in questo tiempo morìo papa Ianni, dello quale ditto ène. Quanno approssimao a morte, revocao lo errore de chi diceva ca·lle anime delli beati non veiono Dio de faccia. E disse ca ciò che avea ditto avea ditto per disputazione fare.
Cap. VII
De papa Benedetto e dello tetto de Santo Pietro de Roma lo quale fu renovato.
Currevano anni Domini MCCCXXXIIII quanno fu creato papa Benedetto. Fu oitramontano, vascone e fu monaco bianco de l'ordine de Cistella de santo Bernardo. Avea nome lo cardinale bianco quanno fu eletto. La soa elezzione fu più divina che umana, perché li cardinali li diero la voce per lo quarto, sì che chi hao la voce per lo quarto ène nella più infima connizione.
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