Pagina (19/236)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Ora tutti li cardinali se concordavano in esso per lo quarto, sì che tutti l'àbbero per desperato. Ma puoi che·lle voce fuoro tutte dello bianco, soa elezzione fu divina, ca la concordia de tutti fu che fussi papa; lo quale essere papa ciascheuno assemmotì: l'abbe per desperato. Questo abbe nome lo cardinale bianco e fu omo moito corpulento e grasso e gruosso, roscio. La soa figura de ponto stao in Santo Pietro, dentro alla chiesia, sopre la porta maiure della nave maiure. Questo papa fu omo santissimo e servao questa connizione, che non voize mai despenzare nelli matrimonii li quali se faco intra li parienti. Moito li despiaceva cutale parentezze. Mai non li voize consentire. Anche fu omo moito scarzo e retenente dello tesauro della Chiesia; non solamente dello tesauro, ma delle beneficia. Moito bene voleva vedere a chi le daieva e voleva vedere de que vita fussi e volevali forte esaminare. Moiti ne esaminao esso medesimo. Non voleva idiote. Quanno li veniva innanti alcuno prelato indegno overo idiota, de non convenevile fama, li tolleva parte delle prebenne e sì·lle presentava alli sufficienti e buoni. Moito iva cercanno li buoni chierichi sufficienti. Moito li onorava. E perché ne trovava pochi, destrenze le grazie a sì e non voleva provedere. Denanti a questo papa Benedetto venne uno monaco de Santo Pavolo de Roma - frate Manosella avea nome -, lo quale per la morte dello antecessore sio era elietto abbate. Questo era omo lo quale se delettava de ire per Roma la notte facenno le matinate, sonanno lo leguto, ca era bello sonatore e cantatore de ballate.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Cronica - Vita di Cola di Rienzo
di Anonimo romano
pagine 236

   





Santo Pietro Chiesia Benedetto Santo Pavolo Roma Manosella Roma