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      E iva per le corte alle nozze e per le vigne alle calate. Così dico Romani. Quanto ne poteva essere tristo santo Benedetto, quanno lo sio monaco saitava e ballava! Quanno questo elietto fu denanti alla santitate de papa Benedetto, disse: «Santo patre, io so' lo elietto de Santo Pavolo de Roma». Ora lo papa sao tutte le connizioni de chi li veo denanti. Disse: «Sai cantare?» Respuse lo elietto: «Saccio». Lo papa: «Io dico la cantilena». Disse lo elietto: «Le canzoni saccio». Disse lo papa: «Sai sonare?» Disse lo eletto: «Saccio». Disse lo papa: «Io dico se tu sai toccare l'organi e·llo leguto». Respuse quello: «Troppo bene». Allora mutao favella lo papa e disse: «E conveose allo abbate dello venerabile monistero de Santo Pavolo essere buffone? Va' per li fatti tuoi!» Così tornao collo capo lavato. Questo papa Benedetto reconfermao tutto lo prociesso lo quale avea fatto lo antecessore sio contra lo Bavaro. Puoi fece fornire tutto lo tetto de Santo Ianni de Laterani, lo quale fi' alla mitate era descopierto. Puoi fece renovare tutto lo tetto de Santo Pietro Maiure de Roma de una bella opera nobile e pulita. Currevano anni Domini MCCC[...], dello mese [...], quanno quella opera fornita fu. Gustao LXXX milia fiorini d'aoro. Lo capomastro de tutta l'opera abbe nome mastro Ballo de Colonna, escellentissimo falename, lo quale fu de tanta escellenzia, che sappe 'nanti dicere lo dìe, l'ora, lo ponto nello quale quello tetto fu in tutto fornito. E per sio sapere posava li travi viecchi e tirava li nuovi suso aito, più prestamente che se fussi uno ciello.


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Cronica - Vita di Cola di Rienzo
di Anonimo romano
pagine 236

   





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