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      Vedese tributi venire, muli con some scaricare, iostre e tornii e bello armiare, cantare, danzare, saitare, onne bello e doice deletto fare. Drappi franceschi, tartareschi [...] velluti intagliare, panni lavorati, smaitati, 'naorati portare. Quanno questo signore cavalcava, tutta Verona crullava. Quanno menacciava, tutta Lommardia tremava. Infra le aitre magnificenzie soie se racconta che LXXX taglieri de credenza abbe una voita che voize pranzare in cammora. E onne tagliero abbe uno deschetto, onne deschetto abbe doi baroni. Iudici, miedici, letterati, virtuosi de onne connizione avea provisione in soa terra. La soa fama sonava in corte de Roma. Non hao simile in Italia. Ora se mannifica missore Mastino. E considerannose essere tanto potente, gloriavase, non conosce la frailitate umana. Quanno se vidde in tanta aitezza, fece fare palazza esmesurate in Verona. E per fare le fonnamenta guastao una chiesia: Santo Salvato' abbe nome. Mai bene non li prese da puoi. Puoi comenzao a desprezzare li tiranni de Lommardia. Non curava de ire a parlamento con essi. Puoi fece fare una corona [...] tutta adornata de perne, zaffini, balasci, robini e smaralli, valore de fiorini XX milia. Questa corona fece fare, perché abbe intenzione de farse incoronare re de Lommardia, e de fierro la fece de fatto, per industria e per sagacitate de sio pietto, a dare a intennere che per fierro de arme avea guadagnato sio reame. Quanno questo abbe fatto, l'animi delli tiranni de Lommardia furono forte turvati: bene penzano via de non essere subietti a loro paro.


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Cronica - Vita di Cola di Rienzo
di Anonimo romano
pagine 236

   





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