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      Se queste perdite, non site cobelle. Lo frutto della Cammora de Venezia è lo sale. Moito bene operate l'uocchi in li vostri fatti». Più non disse. Assai abbe fatto e ditto, che abbe acceso lo fuoco tra Veneziani e missore Mastino. Allora Veneziani fecero una ambasciata preziosa, moito adorna. Dodici maiurienti de Venezia fuoro, grannissimi mercatanti e ricchissime perzone, savii e descreti, tutti vestuti de una robba, panni devisati de scarlatti e de velluti verdi, e aitri lavorieri forrati de vari, moito assettati. La gonnella era longa fi' alli piedi, la guarnaccia corta fi' a mesa gamma [...] corto fi' allo inuocchio, le cappuccia con piccoli pizzi in capo, la capella della seta de sotto, appistigliati de pistiglioni de ariento 'naorati, correie smaitate in centa. Ben pargo adornati de straniera devisanza. Con donzielli assai e aitra famiglia passano lo mare, e in terra ferma montano in loro piccoli palafrenotti e vengone a Verona. Venivano trottanno l'uno dereto a l'aitro como fussino miedici. Moita iente loro trasse a vedere. Granne maraviglia se fao omo de così nova devisanza. Parevate vedere lo ioco de Testaccia de Roma. Quanno li ambasciatori fuoro entrati in Verona, tutta Verona curre a vederli. Così li guardava omo fitto como fussino lopi. E questo perché l'abito loro era moito devisato dallo abito delli cortisciani; imperciò che portavano cotte de nuobili panni, strette alla catalana, forrate de frigolane endisine de sopra, cappe alamanne forrate de vari, cappucci alle gote con fresi de aoro intorno alle spalle, correie in centa con spranche d'ariento 'naorato, in piedi de caize.


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Cronica - Vita di Cola di Rienzo
di Anonimo romano
pagine 236

   





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