Erano da tre milia cavalieri e da quattro milia pedoni, fanti, masnadieri, senza aitra innumerabile iente la quale sequitava. Uno cacciato da Milano - missore Lodrisi Visconte avea nome - penzao de tornare in Milano, avenno questa compagnia e aitro sio esfuorzo. Così fece. Fece granne promissioni allo Malerva e quetamente mosse soie masnate. Ordinatamente passa per lo padovano, canto lo veronese, per mesa Lommardia. Nullo contradicente, ne vennero fra Milano e Brescia, puoi a Bergamo. E passaro ad uno luoco lo quale hao nome la Colomma de Chiaravalle. Lo luoco ène granne e ricco, luoco de frati bianchi de santo Bennardo. Là se posaro. Là li trassero per succurzo suoi amici, suoi benvoglienti. Là, de fòra alli maiuri campi, stenne paviglioni. Currevano anni Domini
MCCCXXXVIII[I], dello mese de frebaro. Mentre questa granne moititudine per la contrada passava, forte tremavano le citati. Granne era la guardia la quale dìe e notte se faceva. Puoi che là, alla Colomma, fu ionta questa brigata, allora dechiarato fu che missore Lodrisi voleva tornare in casa per forza. Allora missore Azo Visconte era signore de Milano e della casa delli Visconti. Questo missore Azo subitamente sollicitao tutte le citati de Lommardia le quale stavano suiette a Milano. Puoi sollicitao tutti li suoi parienti. Puoi sollicitao tutti suoi amici. Non fina de mannare lettere e ambasciatori. Puoi sollicita lo puopolo de Milano. Puoi trasse fòra sio granne esfuorzo de cavalieri e de pedoni e puseli in campo.
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