Anche ce fu trovato in quello Alfanic arme assai, guarnimenti regali de panni tartareschi e ballacchini ornati con aoro e prete preziose. De questo tesauro lo buono re Alfonzo mannao in Avignone a papa Benedetto, lo quale era vivo allora, la decima parte de queste doppie d'aoro. Vaize da ciento sessanta milia fiorini. Anche li mannao lo confallone reale collo quale abbe la vittoria, lo quale portao nello stormo. Anche li mannao lo bello cavallo ferrante lo quale lo re cavalcao nella vattaglia, lo quale ferrante papa Chimento, sio successore, lo donao e mannao a Filippo de Valosi re de Francia per lo moito bene che li voize. Anche li mannao vinti de quelli Saracini presonieri con quelle arme, con quello abito, con quelli cavalli colli quali fuoro presi. Così ionzero in Avignone questi vinti Mori. Per la mutazione dello paiese e per la perduta licenzia tutti moriero, salvo uno solo, lo quale se fece devoto cristiano, donziello dello papa. Fi' alli dìe nuostri vive. Anche li mannao vinti confalloni presi nella rotta de Turchi e Medi, li quali confalloni una collo granne confallone sio regale fuoro appesi nella cappella de papa Benedetto dello palazzo papale de Avignone. Allo dìe de mo' non ce staco. Fatta che fu questa sconfitta, lo re de Granata per tema de sio reame deventao tributario a re de Castelle. Io pozzo dicere in bona fede con veritate, ché delle arme de questi io viddi per questa via. Nella citate de Tivoli venne Carlo imperatore, anno Domini MCCC [...], como se dicerao.
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