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      Lo paese hao nome Gigizia. Questa era delle megliori e delle più nobile e più ricche de speziaria, seta e panni de Tuniso che in Saracinia fussi. Questa citate assediao lo buono re Alfonzo per mare e per terra. Lo assedio fu durissimo. Ciento trentacinque galee abbe per mare e per terra iente infinita da pede e da cavallo. Durao lo assedio mesi diciotto e fu auta per fame. In quella citate entrao lo re Alfonzo e soa iente. Prese chi voize, occise chi·lli parze e cacciaone tutta la perfida iente. Toize tutto loro arnese, lo quale fu tanto che ène inestimabile. Quella citate empìo de Cristiani. E fuoronce edificate chiesie, locora de religiosi e fonne fatte doi vescovata. Quella citate fi' allo dìe de oie serve a Cristo glorioso e benedetto. Ora poni cura alla novella. Puoi che·llo re abbe venta la Ginzera, non abbe bisuogno de tanta moititudine de iente. Licenziao li sollati. Granne spesa avea fatta. Fra li aitri licenziati fuoro trenta cuorpi de galee de Genovesi, le quale li aveano bene servuto. Queste galee tornaro a Genova. Quanno fuoro nello entrare dello puorto, como usanza ène, sonaro tromme e naccari e ceramelle. Troppo imperiale faco suono e alegrezze. Puoi entraro lo puorto e puserose ad ordine. Moito letamente dao in terra tutto lo stuolo, bene vestuti, bene adobati e riccamente. Forte aveano guadagnato. Fra le aitre cose per novitate pusero nello puorto, su lo passo dello puorto, sei de quelli Mori, li quali erano male vestuti. De gialle schiavine loro cuorpo era ammantato.


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Cronica - Vita di Cola di Rienzo
di Anonimo romano
pagine 236

   





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