Pagina (117/236)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      aitre moite deslocate recuperate a granne pena. Anche per l'acqua venivano arbori, navi, mole, tavole, animali, case, le quale violentemente avea tratto lo furore della acqua. Parte de queste cose se prennevano, parte ne erano portate a mare, anche porte, banche, votti pieni de vino e vuoiti. E fu tale che prese la votte piena de vino e fu chi prese la cassa nella quale era pecunia. E fu chi vidde che per lo fiume notava una casa de leno de tavole de quelle ville, nella quale fu odito un guarzone che stava nella cola e vagiva. Queste cose, e anche innumerabile, furava lo curzo dell'acqua e menao vuovi collo arato e colla gomera. Granne tiempo piobbe. Granne tiempo lo Tevere stette enfiato. Puoi che comenzao a crescere, cinque dìe durao la piena. Fi' allo quinto dìe crebbe. Lo sesto dìe stette, non fece innanti. Lo settimo descrebbe e tornao lo fiume da puoi a sio lietto usato. Pisciainsanti, uno macellaro de Roma, aveva uno tronco de crastati in una casa canto fiume. Vedenno lo fiume crescere, cessaoli in una casa tanto da longa che li pareva impossibile che·llo fiume entrassi in quella. La notte crebbe lo fiume e stesese tanto che occupao quella casa. Pisciainsanti, quanno ìo la dimane, trovao la casa piena de acqua e·lli crastati affocati notavano. Nella citate de Fiorenza, anni Domini MCCC[...], dello mese de noviembro, alli dìe quattro, per lo granne diluvio fu poco meno sommerza la citate de Fiorenza. Lo ponte fu per terra, li forni guasti. Lì non se potéo cocere pane granne tiempo.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Cronica - Vita di Cola di Rienzo
di Anonimo romano
pagine 236

   





Tevere Roma Fiorenza Domini Fiorenza