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      Dallo lato ritto e manco aveva con seco da pede cinquanta vassalli de Vitorchiano, li fideli, colli sbiedi in mano. Bene parevano orzi vestuti e armati. Po' questi sequitava la compagnia de moita iente desarmata, sì de ricchi, sì de potienti, de consiglieri, compagni e de moita iente onesta. Con cutale triomfo, con cutale gloria passao lo ponte de Santo Pietro, onne perzona salutanno. De colpo le porte e·lle tavolata fuoro date per terra, la strada spaziosa e libera. Puoi che fu ionto alle scale de Santo Pietro, li calonici de Santo Pietro con tutto lo chiericato li iessiro incontra vestuti e parati colle cotte bianche solennemente, colla croce e collo oncienzo. Vennero cantanno"Veni Creator Spiritus" fi' alle scale e sì·llo recipiero con granne letizia. Inninocchiato denanti allo aitare deo soa offerta. Lo chiericato preditto li raccommannao li bieni de Santo Pietro. Lo sequente dìe deo odienzia alle vedove, alli orfani, alli desolati. E fece prennere doi scrivisenato e feceli mitrare como faizarii e connannaoli in granne pecunia, mille livre per uno. L'uno avea nome Tomao Fortifiocca, l'aitro avea nome Poncelletto della Cammora. Questi doi erano moito potienti populari. Dallo principio questo omo faceva vita assai temperata. Puoi comenzao a muitiplicare vite e cene e conviti e crapule de divierzi civi e vini e de moiti confietti. Puoi fece stecconiare lo palazzo de Campituoglio fra le colonne e chiuselo de lename. E commannao che tutte le steccata delli renchiostri delli baroni de Roma issero per terra; e fu fatto.


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Cronica - Vita di Cola di Rienzo
di Anonimo romano
pagine 236

   





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