Dunqua bene fu vero lo suonno de Mierolo che da cielo li veniva la corona de fiori, li quali fiori puo' li anni XIIII renniero odore drento alla fossa. Anco ne fao menzione frate Martino nella soa cronica. Dice che Marziale imperatore, lo quale staieva in Constantinopoli, una notte se sonnao che lo arco de Attila vedeva rotto in doi parte. Estimao Marziale che Attila fussi muorto; e coś fu lo vero. Questo Attila fu granne rege e fu granne tiranno. Avea arcieri assai. Tutta Pannonia e Bulgaria ǵo profonnenno. Depopulao moite citate, Aquileia e aitre. Occise Bella frate sio e fu sconfitto da Franceschi, Borgognoni e Sanzonesi e Italiani. Nella quale sconfitta fu muorto lo re de Borgogna e fuoronce muorti ciento ottanta milia capora d'uomini, ś che rigo de sangue abunnao. Dunque Attila re como sconfitto retornao in sio paiese e adunao grannissima iente de Ongari e de Daziani e tornava per entrare in Italia. Delle prime terre che trovassi fu Aqulieia, la quale disfece. Papa Lione santissimo in quello tiempo viveva. Pregaolo che se iessissi f̣ra de Italia; e coś fu. Como se part́o de Italia per tornare in soa contrada, moŕo in Pannonia. La notte de soa morte apparze in suonno a Marziale imperatore in Constantinopoli in Grecia l'arco de Attila rotto, donne Marziale estimao che Attila fusse muorto; e coś fu. Anco ne fao menzione Valerio Massimo dello suonno de Cassio Parmese, lo quale se retrovao ad occidere Iulio Cesari, donne se era partito da Roma, iva fuienno. Ottaviano e Antonio lo sequitavano como nemico capitale.
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