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      Nello terreno dello castiello de Crapanica fu derobato uno vetturale. Be·lli fu tuoito uno mulo e una soma de uoglio. Per bona fede lo conte Bertuollo, de cui era la signoria dello castiello, mannao per lo uoglio e per lo mulo fiorini trenta e quattrociento fiorini pacao per connannazione, ché male guardao lo paiese. Anco uno currieri li portao lettere. Dormenno in sio albergo de notte un aitro currieri lo ammazzao e toizeli soa moneta. Essenno lo malefattore preso, fu sotterrato vivo e de sopra da esso in una fossa fu messo lo occiso. Anche più bella questione della morte de re Antrea se devolveva a Roma. Li abocati da parte dello re de Ongaria e·lli abocati da parte della reina Iuvanna comparzero denanti alla banca dello iudice dello tribuno e questionavano. Li abocati dello re domannavano iustizia. Quelli della reina dicevano ca in la reina non fu alcuna colpa della morte de sio marito. L'aitra parte se mormorava della iniuria e con instanzia domannava vennetta. Le abocazioni dell'una parte e della aitra se mettevano in livro. Questa fu cosa magna de non poco onore. Ora te voglio contare como fu fatto cavalieri a granne onore. Puoi che lo tribuno vidde che onne cosa li succedeva prospera e che pacificamente, senza contradizzione, reieva, comenzao a desiderare l'onoranza della cavallaria. Dunqua fu fatto cavalieri bagnato nella notte de santa Maria de mieso agosto. La grannezza de questa festa fu per questa via. In prima apparecchiao alle nozze tutto lo palazzo dello papa con onne circustanzia de Santo Ianni in Laterano e per moiti dìi denanzi fece le menze da magnare delle tavole e dello lename delli renchiostri delli baroni de Roma.


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Cronica - Vita di Cola di Rienzo
di Anonimo romano
pagine 236

   





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