Puoi che li baroni fuoro lassati, non curaro de compagnia. Vacone fòra de Roma alle loro fortellezze. Fra dienti menacciavano. Non era accottiante alcuno comenzare la varatta con Romani. Fra tanto Colonnesi e·lli signori de Marini, missore Ranallo e missore Iordano, fortificavano le loro fortellezze. Secretamente faco una iura. Mustrano ca voco rebellare. Fortificano Marini e renovano lo fossato intorno. Menano uno forte steccato de doppie lena. Tanta fu la pascia dello tribuno, che ciò non sappe vetare. Non se parao allo principio. Aspettao fi' che lo castiello fu forte guarnito. Fra tanto questo tribuno deventao iniquo. Moita iente de esso se mormorava. Puoi che lo castiello de Marini bene fu inforzato, guarnito de saiette, lance e uomini, vettuaglia e mura, lename e vino, la rebellione se scoperze. Folli mannato lo editto che comparessi. Allo messaio fuoro fatte non meno de tre ferute in capo, là fra le vigne de Marini. Puoi essivano fòra de Marini e onne dìe predavano li campi de Roma. Menavano vuovi, pecora, puorci, iumente. Tutto connucevano a Marini. Ora vedese per Roma sciliare de gote. Onne perzona lagnata strilla. Rancore e paura nasco. Un'aitra voita lo tribuno li citao e commannao che venissino a Roma a pede sotto pena dello sio furore. Puoi commannao che fussino penti missore Ranallo e missore Iordano 'nanti allo palazzo de Campituoglio como cavalieri, collo capo de sotto retrosi e·lli piedi de sopra. Perciò peio ne fao missore Iordano. Curreva fi' a porta de Santo Ianni e prenneva uomini e femine, armenti de vestie.
| |
Roma Romani Colonnesi Marini Ranallo Iordano Marini Marini Marini Marini Roma Marini Roma Roma Ranallo Iordano Campituoglio Iordano Santo Ianni
|