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      Scrive lo faconno recitatore Tito Livio che de Africa se mosse uno capitanio, lo megliore che mai fusse nello munno: Aniballo de Cartaine abbe nome. Questo Aniballo ruppe la pace a Romani e desfece la citate de Sagonza in Spagna a despietto e onta dello senato de Roma. Puoi passao l'Alpi de cà in Pedemonti e venne in Lommardia, e là sconfisse Sempronio consolo de Roma ad uno fiume che se dice Tesino, canto Pavia. Puoi ne venne in Toscana e là, allo laco de Peroscia, sconfisse lo esercito de Roma e tagliao la testa a Fiaminio consolo. Puoi voize commattere Spoleti e no·llo potéo avere. Puoi deo la voita in Campagna a Montecasino, e là li venne alla frontiera Fabio lo saputo con granne oste e tennelo ad abaio anni tre. Po' li tre anni fuoro mutati li capitanii. Fabio fu casso. Li capitanii fuoro doi: per li nuobili fu capitanio Emilio Pavolo, per li populari fu capitanio Terenzio Varro. Lo sapere e·lla industria de Aniballo fu tanta che levao questi doi capitanii dalli piedi loro e connusseli con onne loro potenzia de cavalieri e de pedoni fi' in Puglia ad uno fiume lo quale se dice Volturno. E là sconfisse lo puopolo de Roma, sconfisse doi osti. Là morìo uno delli imperatori, Emilio Pavolo. Fuoronce muorti ottanta senatori. Morìoce Servilio, lo quale l'anno passato era stato consolo. Morieronce tribuni e bona iente assai. Morieronce quarantaquattro migliara de pedoni. Morieronce otto milia e ottociento cavalieri. Dieci milia fuoro li presonieri. Fonce guadagnata robba infinita, c


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Cronica - Vita di Cola di Rienzo
di Anonimo romano
pagine 236

   





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