Mannao allora dicenno allo legato che soa venuta non era utile, non poteva colli Malatesti balanciare o guadagnare. Lo legato a queste paravole respuse, scrisse in una carta sole queste paravole: «Da buoni guerrieri buoni pattieri, da buoni pattieri buoni guerrieri». Respuse missore Galeotto: «Di' allo legato: tanta iente non pericoli. Io voglio commattere collo legato in campo a solo a solo». Lo legato respuse: «Va' di': eccome proprio nello campo. Là la voglio proprio con esso, perzona a perzona. Non se parta». Respuse missore Galeotto: «Va' di' a monsignore lo legato ca io non la voglio da perzona a perzona con esso, ca, se io lo vencessi, ià io pèrdera; ché lui ène omo veterano, prelato, atto a sola paternitate». Trovaose allora collo legato uno gentilotto della Marca: Nicola da Buscareto aveva nome. Questo Nicola da Buscareto, essenno presente a queste ammasciate, disse: «Signore lo legato, e nonconoscete la rottura delli Malatesta? Non te accuorii ca nelle paravole soie missore Galeotto è rotto e perduto? Non te pò contrastare. Noi avemo vento. Legato, infesta e non finare de turvare li Malatesta de Rimino; ché Galeotto ià ène convento, lo core li manca. Questo me demustra lo sio favellare». Per le paravole de Nicola da Buscareto lo legato fu acceso de persequitare li Malatesti. Avea con seco lo legato bona iente assai, moiti caporali, partisciani della Marca, missore Lomo da Esi, Iumentaro dalla Pira, lo signore de Cagli, missore Redolfo de Camerino, Esmeduccio de Santo Severino.
| |
Malatesti Galeotto Galeotto Marca Nicola Buscareto Nicola Buscareto Malatesta Galeotto Malatesta Rimino Galeotto Nicola Buscareto Malatesti Marca Lomo Esi Iumentaro Pira Cagli Redolfo Camerino Esmeduccio Santo Severino
|