Puoi connescese e descretamente provedéo alli Malatesti, che potessino vivere onorata e ientilemente de loro frutto. Lassaoli quattro bone e famose citate, Arimino, Fano, Pesaro e Fossambruno, quattro notabile e poterose terre. Puoi li fece capitanii della Chiesia contra alli rebelli. Po' queste cose movèose a maiuri fatti e movimenti fare. Era in Romagna un perfido cane patarino, rebello della santa Chiesia. Trenta anni stato era scommunicato, interditto sio paiese senza messa cantare. Moite terre teneva occupate della Chiesia, la citate de Forlì, la citate de Cesena, Forlimpuopolo, Castrocaro, Brettonoro, Imola e Giazolo. Tutte queste teneva e tiranniava, senza moite aitre castella e communanze le quale erano de paiesani. Era questo Francesco omo desperato. Avea odio insanabile a prelati, recordannose che ià fu male trattato dallo legato antico, missore Bettrannio dello Poietto, cardinale de Uostia, como de sopra ditto ène. Non voleva de cetero vivere a descrezione de prieiti. Staieva perfido, tiranno ostinato. Questo Francesco, quanno sentìo le campane sonare alla scommunicazione, de sùbito fece sonare le aitre campane e scommunicao lo papa e·lli cardinali. E che peio fu, fece ardere e papa e cardinali in piazza, li quali erano pieni de carta e de fieno. Staienno a rascionare colli ientili amici suoi diceva: «Ecco ca simo scommunicati. Non per tanto lo pane, la carne, lo vino che bevemo non ce sao buono, non ce fao prode». Delli prieiti e delli religiosi tenne questa via.
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