Pagina (22/35)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Così sarebbe molto tempo perduto, e consumato d'andare da Parigi insino a Costantinopoli, ed altri luoghi della Turchia.
     
      Arre?to della Corte di Parlamento contro il pe??imo Parricida France?co Ravagliac ?ulla copia impre??a a Parigi nel 1610, con permi??ione della Corte.
     
      Estratto de' Registri del Parlamento.
     
      Visto dalla Corte, dalla gran Camera, Ruota, e dall'editto, raunate, il Processo criminale fatto dai Presidenti, e Consiglieri a ciò commessi, alla richiesta del Procuratore Generale del Re contro Francesco Ravagliac della Città d'Angouleme, in prigione nelle carceri di Palazzo, l'informazione, interrogatorio, Confessione, negazioni, confrontazioni de' Testimonj del Procuratore Generale del Re: Udito ed interrogato dalla detta Corte sopra i fatti a lui imposti; Il Processo verbale degli interrogatorj a lui fatti alla tortura, alla quale dall'ordinanza della detta Corte fu applicato li 30 di questo mese, per la rivelazione de' suoi complici, ed il tutto considerato.
      È stato detto che la detta Corte ha dichiarato, e dichiara il detto Ravagliac debitamente accusato e convinto del delitto di Lesa Maestà Divina ed umana in primo grado, pel pessimo, abbominevolissimo, e detestabilissimo parricidio commesso nella persona del defunto Re ENRICO IV. di ottima, e lodevolissima memoria. Per riparazione del quale lo ha condannato, e condanna a fare onorevole emenda davanti alla porta principale della Chiesa di Parigi ove sarà menato, e condotto in una carretta: e là nudo in camiscia, tenendo una torcia ardente del peso di due libbre: Dire, e dichiarare, che sventuratamente, e proditoriamente ha commesso il detto pessimo, abbominevolissimo, e detestabilissimo parricidio, ed ucciso il detto Signor Re di due coltellate nel corpo, di che si pente, chiede perdono a Dio, al Re, ed alla Giustizia; Quindi condotto alla Piazza di Greve, e sopra un palco, che vi sarà formato, tanagliato alle mammelle, braccia, coscie, e polpa delle gambe, la sua man destra tenendovi il coltello, col quale ha commesso il detto parricidio, arsa, e brucciata col fuoco di Zolfo, e sulle parti, nelle quali ei sarà tanagliato, gettato del piombo liquefatto, dell'oglio bollente, della resina ardente, della cera e zolfo liquefatti insieme.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Giusta idea che si deve concepire de' Gesuiti e i loro veri caratteri
di Anonimo
pagine 35

   





Parigi Costantinopoli Turchia Corte Parlamento Parricida France Ravagliac Parigi Corte Registri Parlamento Corte Camera Ruota Processo Presidenti Consiglieri Procuratore Generale Francesco Ravagliac Città Angouleme Palazzo Confessione Testimonj Procuratore Generale Udito Corte Il Processo Corte Corte Ravagliac Lesa Maestà Divina Chiesa Parigi Dire Signor Re Dio Giustizia Piazza Greve Zolfo