Ingiunto ai Podestą, e siniscalchi di procedere alla detta pubblicazione. Ed ai sostituti del Procuratore Generale del Re di dar mano all'esecuzione, e certificare la Corte della loro diligenza. Fatto nel Parlamento l'ottavo di Giugno 1610.
Estratto de' Registri del Parlamento contro il trattato del Cardinal Bellarmino:
Tractatus de Pote?tate ?ummi Pontificis.
Considerato dalla Corte dalla Gran Camera, Ruota, e dall'Editto, radunate il libro intitolato: Tractatus de Potestate summi Pontificis in temporalibus adversus Guilelmum Barelajum, auctore Roberto Sanctę Romanę Ecclesię Cardinali Bellarmino, impresso in Roma, per Bartolomeo Zannetti, l'anno presente mille seicento dieci, la Conclusione del Procuratore Generale del Re e tutto considerato.
La detta Corte ha fatto, e fa proibizione, e divieto ad ogni persona di qualunque qualitą, e condizione, sotto pena di delitto di Lesa Maestą, ricevere, tenere, comunicare, imprimere, far imprimere, o esporre in vendita il detto libro, continente una falsa e detestabile proposizione, tendente alla rovina delle Potenze sovrane ordinate, e stabilite da Dio, alla sollevazione dei sudditi contro il loro Prencipe, alla sostrazione della loro ubbidienza, all'induzione di far' attentato alle loro Persone, e Stati, e perturbare il riposo, e tranquillitą publica. Ingiunto a coloro, i quali avranno qualche copia del detto libro, o avranno notizia di coloro, che ne saranno padroni, di dichiararli prontamente a' Giudici ordinari, per esserne fatta diligente ricerca alla richiesta dei Sostituti del detto Procuratore Generale, e procedere contro i rei, come di ragione.
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