Pagina (106/421)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      - Ebbene, lo vuoi? Moriamo insieme.
      - Manco per sogno.
      - Mi credi incapace? Piuttosto che perderti farei tutto.
      - Tutto?
      - Sì, tutto - replicò la donna con intenzione. - Come sono disposta a gettar la vita per te e con te, lo sarei a...
      - Continua, - febbrilmente agitato le disse il Brunelli continua.
      - Impossibile, se mi guardi con quegli occhi di fuoco: mi fai paura.
      E tornò ad avvinghiarlo colle sue belle e rotonde braccia, dalle quali si era tolto, stringendoselo con forza maggiore, e inebbriandolo di baci e di carezze.
      Nel delirio della passione Beppe perdette il senno della propria dignità, e avendo in parte indovinato ciò che Margherita voleva proporgli, le mormorò con fioca voce, quasiché non volesse che udissero le orecchie le parole pronunziate dal suo labbro:
      - Prosegui, Margherita, t’ascolto. Ormai puoi tutto dire.
      - Potrai sempre respingere la mia profferta, riprese la donna rinfrancata, e mi troverai sempre pronta a seguire il tuo esempio, uccidendomi.
      - Parla.
      - Se un altro si incaricasse delle nostre spese? - susurrò, più che non disse Margherita.
      Beppe sentì un fiotto di sangue salirgli alla testa; un accesso di gelosia lo colse e tonò:
      - Hai un altro amante, dunque?
      - No. Te lo giuro - riprese prontamente la donna - altro amante non ho e non avrò mai, perché io sarò sempre per te, per te solo. Mi capisci?
      - Sì e no. Spiegati.
      - Non ho e non avrò mai un amante. Ma potrei, volendolo tu, avere un protettore, un uomo facoltoso che ci aiutasse.
      - Possedendoti?
      - Accordandogli ciò che posso concedergli, il corpo, null’altro.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Mastro Titta il boia di Roma
Memorie di un carnefice scritte da lui stesso
di Anonimo
pagine 421

   





Brunelli Beppe Margherita Margherita Margherita