- Ebbene, lo vuoi? Moriamo insieme.
- Manco per sogno.
- Mi credi incapace? Piuttosto che perderti farei tutto.
- Tutto?
- Sì, tutto - replicò la donna con intenzione. - Come sono disposta a gettar la vita per te e con te, lo sarei a...
- Continua, - febbrilmente agitato le disse il Brunelli continua.
- Impossibile, se mi guardi con quegli occhi di fuoco: mi fai paura.
E tornò ad avvinghiarlo colle sue belle e rotonde braccia, dalle quali si era tolto, stringendoselo con forza maggiore, e inebbriandolo di baci e di carezze.
Nel delirio della passione Beppe perdette il senno della propria dignità, e avendo in parte indovinato ciò che Margherita voleva proporgli, le mormorò con fioca voce, quasiché non volesse che udissero le orecchie le parole pronunziate dal suo labbro:
- Prosegui, Margherita, t’ascolto. Ormai puoi tutto dire.
- Potrai sempre respingere la mia profferta, riprese la donna rinfrancata, e mi troverai sempre pronta a seguire il tuo esempio, uccidendomi.
- Parla.
- Se un altro si incaricasse delle nostre spese? - susurrò, più che non disse Margherita.
Beppe sentì un fiotto di sangue salirgli alla testa; un accesso di gelosia lo colse e tonò:
- Hai un altro amante, dunque?
- No. Te lo giuro - riprese prontamente la donna - altro amante non ho e non avrò mai, perché io sarò sempre per te, per te solo. Mi capisci?
- Sì e no. Spiegati.
- Non ho e non avrò mai un amante. Ma potrei, volendolo tu, avere un protettore, un uomo facoltoso che ci aiutasse.
- Possedendoti?
- Accordandogli ciò che posso concedergli, il corpo, null’altro.
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