«Decapitati» in Falconara, diocesi di Ancona per rapina notturna ed assassinio, li 30 marzo 1833.
290 Luigi Gambaccini d’Arcevia, «decapitato» in Ancona, per grassazione con omicidio, li 7 maggio 1833.
291 Giuseppe Balzani della Mendola, delegazione di Rimini, reo di lesa maestŕ, e
292 Giovanni Antonelli romano, carrettiere, per aver ucciso la moglie, «decapitati» ambedue in Via de’ Cerchi, li 14 maggio 1833.
293 Antonio Urbinati di Paterno, per omicidio premeditato, «decapitato» in Ancona, li 19 giugno 1833.
294 Benedetto Mazio del fu Giuseppe, romano, per omicidj turpi con premeditazione, «decapitato» a Ponte S>. Angelo, li 13 luglio 1833.
295 Luigi Cesaroni di Monte Giuducci, legazione di Urbino e Pesaro, «decapitato» in Urbino, per omicidio qualificato in persona di Luigi Costantini, li 22 febbraio 1834.
296 Filippo Risi di Albano, reo convinto d’omicidio in causa turpe, «decapitato» in Albano, li 14 giugno 1834.
297 Tommaso Centra di Rocca Gorga, per omicidio nella darsena di Civitavecchia in persona del cuoco dell’ospedale, «decapitato» in darsena, li 18 giugno 1834.
298 Mariano Caroli di S. Alberto di Ravenna, e
299 Stefano Montanari da Cesena, rei ambedue di omicidio nella darsena di Civitavecchia in persona del capo infermiere, «decapitati» in detta darsena come sopra.
300 Giovanni Amicozzi di Monteleone, reo di omicidio con premeditazione, «decapitato» in Rieti, li 30 giugno 1834.
301 Michele Bianchi di Osimo, reo di uccisione della moglie, «decapitato» in Osimo, li 19 agosto 1834.
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