347 Damiano Marconi, figlio di Nicola, di anni 29, di Capranica;
348 Antonio Demassini, del fu Pietro, della Fratta, di anni 35;
349 Angelo Casini, d’Eugenio, di Carbognano, di anni 25; tutti e tre in causa di omicidio nella Galera di Civitavecchia, in cui erano forzati, in persona dell’infermiere, condannati alla «decapitazione» in Civitavecchia nella Darsena, li 27 marzo 1841.
350 Pasquale Carbone, del fu Saverio, d’anni 40, di Cresciano nell’Abruzzo, Regno di Napoli, per omicidio in persona di un forzato per nome De Angelis nella Darsena di Civitavecchia, «decapitato», li 27 marzo 1841: e morto impenitente.
351 Lorenzo Jannesi di Arnara, «decapitato», li 22 maggio 1841 in patria per omicidio premeditato.
352 Tommaso Olivieri, romano di anni 24: per omicidio premeditato, «decapitato» in Roma in via de’ Cerchi e morto impenitente, li 3 giugno 1841.
353 Luigi Lodi di anni 30, per omicidio premeditato; li 8 giugno 1841 in Civitavecchia nella Darsena.
354 Luigi Galletti, di anni 28, idem.
355 Pietro Firmanti, anni 27, idem.
356 Vincenzo Orlandi di Collevecchio, anni 47, per omicidio, ed altri delitti.
357 Pietro Antonio Amici di Colle Giove, di anni 33 circa, per delitti, cioè ferite ed omicidio, e
358 Michele Spoliti di Colle Giove, di anni 38, per omicidio di piena deliberazione, li 19 giugno 1841. In Rieti, ambedue «decapitati» per una stessa causa.
359 Bernardino Carosi del fu Vincenzo, detto Scelletta, di anni 48: coniugato campagnuolo e segatore di legname, di Borbone, provincia dell’Aquila;
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