Piacciavi di dire alcuna buona parola di Dio e pascere le nostre anime di quegli miracoli che voi avete veduti e uditi in quelle parti del mare ove voi siete stato".
E in quella ora quando ave rivo di dire le parole, el detto Barinto comincia a dire d'una isola [...] apresso d'un'altra ch'à nome Lapisilia, la quale isola è molto morbida e diliziosa, e ivi istette un gran tempo, e a me fu detto ch'egli avevano dimolti monaci alla sua ubidienzia, e dimostrava Iddio per lui di molti miracoli e di belle cose. Io andai a llui per vederlo, essendo appresso del suo luogo, e egli venne da me per ispazio di tre dì co' suoi frati e per questo io so bene che Iddio gli rivela la mia venuta. E 'l nostro andare era in nave, e andando noi in quella predetta isola, di diverse parti ci venne incontro molti frati, volli dire monaci, vestiti di diverse guise, ed era più spesse le sue compagne che non le ave del mele, e avegna che fossono di diverse parti del mondo e di diversi vestimenti, tutti erano buoni e savi in una fede in una speranza e in una carità e avevano una chiesa nella quale tutti si ragunavano a ffare loro uficio di Dio, e non mangiavano altro che pane e noci e radici d'alquante erbe. E questi frati avendo cantata divotamente la compieta, ciascuno se n'andava alla sua cella e stava in orazione insino al primo sonno, e quando i galli aveano cantato, allora andavano a posare. E noi cercammo tutta l'isola, e questo mio figliuolo mi menò allo lido del mare ch'è contra a occidente, e ivi era la sua nave, e disse a me: "E' mi pare meglio d'entrare in nave e navicamo verso levante acciò che noi possiamo andare a [quella terra] di promissione, la quale Iddio diede a' nostri successori dietro a noi".
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