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COME LO FRATE FECE LO FURTO E POI MORÌ
Essendo passati tre dì e volendo egli entrare in nave e fare lo suo viaggio, e 'l santo padre disse a' suoi frati: "Guardatevi bene che alcuno di voi non abbia fatto furto nello suo viaggio imperciò che uno di voi à tolto un freno d'oro e àllo nascoso sotto la cappa, lo dimonio gliele diè, egli l'à tolto sanza mia parola. E sappiate che noi potremo tutti perire per questo peccato".
E subitamente quel frate si trasse il freno di sotto e gittòssi ginocchione innanzi a' piedi di San Brandano e diceva: "O santo padre, perdonami ch'io so bene ch'i' ò molto offeso e fatto gran peccato, adora e priega Iddio pe ll'anima mia acciò ch'ella non perisca per questo peccato". E gli altri furono molto tristi e gittansi in terra, devotamente incominciarono tutti a pregare Iddio per quel frate che aveva fatto il furto; e 'l frate stava molto tristo e vergognoso inanzi all'abate. E tutti i frati viddono un fanciullo nero uscire di sotto al frate che aveva fatto il furto, e gridava ad alte boci dicendo così: "O santo padre, perché mi cacciate voi dal mio luogo co lle tue sante orazioni? Sappi ch'egli è passati setti anni ch'io sono stato con questo frate per ingannarlo con qualche peccato mortale, ma più no ll'ò potuto ingannare se non questa notte. Voi fate male, ser l'abate, ché per voi mi conviene mutar luogo e partirmi di questo ch'io m'aveva apropiato". E avendo detto così e San Brandano rispuose e disse: "Io ti comando nel nome del Padre e del Figliuolo e dello Spirito Santo, el quale è nostro signore, che tu debbi partirti di qui e non debbi nuocere a persona insino al dì del giudizio". E così, veggendo tutti e' frati, el dimonio si partì, e poi San Brandano si rivolge a quel frate e dissegli: "Confessati, immantanente debbi morire, e 'l corpo debba essere soppellito in questo luogo e in Inferno si è quella del tuo compagno che venne teco dal munistero".
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