E portate con voi di quelle cose che vi fanno di bisogno per mangiare e bere; io verrò da voi quest'altra domenica e rech[erò] roba assa[i], e per ora toglietene tanta che vi basti per [otto] dì". E così fe ed egli si partì da lloro, incontanente e' toglie una navicella e caricòlla di pane e acqua e altre cose da vivere e conducell[a] là ov'egli glie l'avea inpromessa. E San Brandano, data la sua benedizione a tutti [...], entra [in nav]e e cominciò a navicare inverso quella isola [che gli a]vea detto lo procuratore de' poveri di Cristo, e quando egli vi fu presso, ed eglino viddono [il l]aveggio ch'eglino v'avevano lasciato l'altr'anno quando egli se ne [fu]ggirono per paura, e in quella o[ra l']abate con tutti e' suoi frati uscì di nave e comincia a cantare lo canto de' tre [pueri]: [A]nania Azaria Misaele, cioè quel salmo [che di]sse: [Cuncta ei benedicite]. E avendo finito questo salmo l'abate disse così a' frati: "Voi potete pensare entro al vostro cuore che Idio à fatto umana questa bestia sotto noi, ch'ella non ci fa alcuno impaccio". E poi andavano i frati per la selva siccome piace a lloro, oravano con divozione e stettono cos[ì in]fino all'ora del mattino, e poi si ragunarono tutti insieme e c[anta]vano mattino e prima e poi ciascuno disse una messa.
La mattina e San Brandano entra in nave e disse la sua messa e benedisse l'agnello e diè la benedizione a tutti e' frati e disse a lloro: "O fra[ti mi]ei, noi siamo in questo luogo, andiamo via co lla nave e 'l nostro signore Iddio la governerà". E così [fe e a]pressimandosi all'isola e 'l porto dond'eglino doveano entrare, egli viddono la fontana e l'albero degli uccelli bianchi e tutti cantavano a una boce: Salus Deo nostro [sedenti] super tronum, e poi diceva: [Dominus] Deus [illuxit] nobis in[condensis] ad cornu altaris.
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