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      E così stettono ivi quaranta dì e quaranta notti e pascevansi una volta [al d]ì di quest[a u]va e dell'erbe e delle radici che era in quella isola. Essendo passati quaranta [dì e]ntrarono in nave e portano seco di qu[ello] bon frutto, e poi si partirono e andarono in buona [...].
     
     
     
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      COME VIDDONO UN'ALTRA ISOLA LA QUALE ERA CHIAMATA GRIFFAINPERÒ CHE V'ERA IN PARTE UCCELLI E IN PARTE BESTIE
      E IN PARTE PESCE, PER LA QUAL COSA EBBONO GRANDE PAURA
     
      E andando via e' viddono una isola molto grande e brutta, e aveva nome Griffa, e pareva ch'ella venisse incontro alla nave molto [ra]bbiosamente sì come si volesse d[ivo]rare, in parte era [uc] celli e in parte erano bestie e tenevano gli occhi e la bocca aperta e tutta pareva furiosa onde i frati dissono all'ab[ate] con grande timore: "O padre, come dobbiamo fare? E perché [ci] venga incontro una mala bestia per divorarci?". E ll'abate disse: "Non abbiate pau[ra di] niuna cosa, lo nostro signore Iddio sarà nos[tro] aiuto; e' àcci difese molte altre volte e ancora ci potrà difendere se a llui piace". Li uccelli che v'erano sì avevano il becco ritondo e l'unghie e l'alie tagliavano come rasoi. E favellando e' frati insieme, un altro uccello venne e recava in becco uno ramo d'albero, e quando [fu] per mezzo la barca sì llo lasciò cadere in grembo a San Brandano, e poi si partì e andava incontro a l'uccello grifagno, e fe tanta battaglia co llui che ll'uccise. E fatto questo lo buono uccello si partì e tornò adietro ond'egli era venuto.
      E allora San Brandano co lli suoi frati lodòno Iddio divotamente e con umiltà; e poco stante e' viddono un'altra isola onde si confortorono tutti.


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La navigazione di San Brandano
di Anonimo del X secolo
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