E San Brandano comanda che ssia detta la messa dello Spirito Santo e poi si dovessino tutti comunicare; e così feciono.
Questi frati ricevetono tanta consolazione di vedere queste cose sì belle e sì maravigliose ch'eglino stettono quattro dì che non mangiarono e non befuono, e fatte queste cose aconciarono l'albero e la vela e tutte l'altre cose per ordine a dovere navicare e racomandasi a Dio, e segnandosi comincia a navicare. Essendo partiti, e' venne un vento che gli menò molto da lungi e tosto da presso d'una bocca d'Inferno inverso le parti d'Aquilone.
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COME TROVARONO UNA ISOLANELLA QUALE È INFERNO
Essendo andati co 'l vento nelle parti d'Aquilone eglino viddono una isola la quale era tutta piena di pietre grandi ed era molto una sozza isola e non v'è né albori né foglie né erbe né fiori né frutti, ma tutta era piena di fucine e di ferrari; e ogni fucina aveva el suo ferraro, aveva tutti e' suoi ferri che al ferraro s'apartiene, le sue fucine ardevano a modo d'ardentissime fornaci e ciascuno martellava per sì gran forza e con tanto romore che se non fosse altro Inferno quel sarebbe paruto troppo. E veggendo San Brandano e ' suoi frati tutte queste cose le quali erano sì crudeli e sì spaurose a vedere, disse San Brandano a' suoi frati: "Frati miei, questo si è reo [lu]ogo da stare, i' ò gran compassione di queste cose ch'io veggio e perciò nonn-è d'andarvi presso se noi ce ne possiamo guardare".
E avendo detto queste parole, e' venne un gran vento e molto forte, e menò la nave presso a questa isola, e sì come piacque a Dio questa nave passò oltre con salvazione; essendo la nave di lungi un tratto di balestro, e' frati udivano uno ismisurato vento e romore di martelli, e battevano [i m]artelli su per l'ancudini.
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