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      E volendo San Brandano ischifare questo monte, uno vento gli menò appresso alla riva, ed era molto alta, e in sul quel monte correva un fiume di sangue vivo; e uno frate di quelli tre che era rimaso co ll'abate in compagnia si uscì fuori di [n]ave molto tosto e comincia andare giuso al fondo della riva, e quando e fu là giù incontanente e' fu preso, e egli comincia a gridare subitamente molto forte e diceva: "O santo padre, per male mi partì' dalla vostra compagnia, io sono preso e non so da cui né perché e nonn-ò possanza di ritornare a voi". Incontanente e' [fra]ti cominciarono a tor via la na[ve] e volendosi partire dal porto pregando Iddio e dicendo: "O signore Iddio, abbi misericordia di noi peccatori". E l'abate guardava pure che faceva quel frate e quello che era fatto a llui da' dimoni: e' llo menavano dall'uno tormento a l'altro molto forte, e viddelo inghiottire nove volte da uno dragone uscendogli ogni volta di sotto. E veggendo l'abate ch'egli era sì forte tormentato da diversi tormenti, allora disse: "O figliuolo, tristo a te che mai nascesti in questo mondo, e' mi pare che tu meriti di stare in coteste pene per li tuoi gravi peccati".
      E avendo così detto, e' venne un vento e menò la nave inverso Austro, e andando e' si rivolse indietro per vedere l'isola onde si erano partiti e viddono che tutta la compagnia ardeva d'un grandissimo fuoco e molto alto; e veggendo l'abate e i suoi frati questo, sì navicarono molto forte inverso mezzodì per ispazio overo [...] di setti dì, e non truovano altro che cielo e acqua.


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La navigazione di San Brandano
di Anonimo del X secolo
pagine 243

   





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