Pagina (50/243)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Ora v'ò detto cui io sono e perché io son qui e [sa]ròcci insino al dì del giudizio, io sono malamente cruciato e tormentato nel fuoco del Ninferno con Erode re e Anna e Pilato e [Caifasso] li quali feciono lo patto meco e feciomi dare lo p[aga]mento del tradimento ch'io feci del mio signore Iesù Cristo; e per ciò ch'io so bene che voi siete amici di Dio, lo quale è redemtore del mondo, che per suo amore e dalla sua parte vi priego che voi degnate di pregare lui per me acciò ch'i' sia lasciato istare qui in[sin]o domane, ch'e' dimoni non mi possino nuocere in questo mezzo; veggendo voi egli no mi meneranno via a quella mala eredità la quale io comperai per pregio".
      E San Brandano rispuose e disse: "Di questo che tu mmi prieghi sia quello che piace a Dio, in questa notte che viene tu non averai niuna pena ins[in]o domane per [...] levato il sole". E San Brandano ancora domanda e dice: "Dimmi perché sta' tu qui in su questa pietra e [che v]ale questo drappo che tu ài qui dinanzi da te e per[ché] stae apiccato in su quelle due forcelle del ferro". Rispuose Giuda a llui: "Io sto in su questa pietra e giovami molto, quando io ero al mondo sì missi una pietra in una via piovosa nella quale era un reo passaggio, e ciò feci per agevolezza e bene di quelle persone ch[e] passavano quindi, e questo feci inanzi ch'io fossi apostolo di Cristo. E questo drappo che mi sta apiccato dinanzi un poco da llungi da me si è perciò ch'io diedi un cotal come questo per amore di Dio quando io ero canovaro delle cose di Iesù Cristo, e perché e' non era mio, perciò mi sta da lungi e non mi giova, anzi mi nuoce.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

La navigazione di San Brandano
di Anonimo del X secolo
pagine 243

   





Ninferno Erode Anna Pilato Caifasso Iesù Cristo Dio San Brandano Dio San Brandano Giuda Cristo Dio Iesù Cristo