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      Ora ti [vo]glio dire del mio fatto: io misero peccatore sì sto in su questo sasso a modo d'una ghiandaia come fa in su uno albero, e sono ignudo e nonn-ò con ch'io mi possa coprire né vestire la carne se non co 'l mio medesimo pelo e capelli e la barba, la qual m'è cresciuta adosso e sono una cosa paurosa a vedere [in] questo istato".
      [A]llora San Brandano lo comincia a dimandare umilmente e disse: "Com'è lo vostro nome e di qual munistero fosti voi monaco e onde fosti nato e quanto tempo siete voi stato qui a ffare questa penitenzia?". Rispuose San Paulo primo romito [e] disse: "Lo mio nome si è Pagolo e fue nutricato, essendo piccolo di tre anni, nel munistero dell'abate Patrizio, e' fu uo[mo] santo e di santa vita. E in quello io stetti [cin]quanta anni, e fumi dato per uficio ch'io dovessi guardare lo munistero e 'l chiostro dentro e cavare le fosse quando moriva [...] de' frati e dovè'-llo seppellire. Un dì stando nel munistero e dicendo salmi e orazioni sì mmi venne questo: e' si venne a me un frate e dissemi ch'io dovessi fare una sepultura per soppeli[re], e mostròmmi lo luogo dove io dovea cavare la mattina. Qua[ndo v]enne la sera e' mi venne un vecchio lo quale io [no]n cognoscea e dissemi: 'O frate mio, avegna Idio che ti fosse comandato che ttu facessi domane una fossa per uno morto soppelire no llo fare in quel luogo imperò ch'egli è d'altrui, avegna ch'egli è d'altrui e tu [no 'l] sai'. Quando io ebbi udito queste parole io lo guatai e no llo potè' cognoscere, m[a] pure io gli dissi: 'O padre, chi se' tu?


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La navigazione di San Brandano
di Anonimo del X secolo
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