Pagina (70/243)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Ed eravi vigne e pergole sempre ben fornite di preziose uve che lla sua bontà e bellezza avanza tutte l'altre.
      E veggendo eglino queste cose e dell'altre assai che noi non abbiamo detto, noi non ci ricordavamo del mondo né del nostro munistero né di niuna cosa che ci fosse mai incontrato, né fame né sete né sonno mai nonn-avemo, mai non v'era né notte né nugoli né cosa che mai rincrescesse, ogni piacere che a nnoi dilettava tutti gli abbiavamo a compimento per quelli quaranta dì che noi stemmo. E andando San Brandano di qua e di là egli domanda che è cciò che in questo luogo à tante cose così belle e di così gran virtù e bontà e bellezza. Lo procuratore rispuose così: "E la cagione di ciò si è questa: lo nostro signore Iddio nel cominciamento del mondo creò questo luogo e fecelo nel più alto luogo del mondo, e pe lla sua altezza non venn[e su] qua l'acqua del diluvio, e di ciò ne fe una ricordanza David profeta in un salmo che diss[e]: Qui confidunt in Domino sicut mons Syon: non [commovebitur] in eternum qui habitat Ierusalem, montes in circuitu [eius et Dominus in circuitu] populi sui. L'altra ragione si è questa: quella ruota de[l ci]elo e delle stelle sì ssi volgono più dirittamente sopra questo luogo che ssopra niuno degli altri luoghi perché v'è l'aura più diri[t]ta e le s[te]lle e i pianeti si volgono dirittamente per ogni tempo di sopra, e maggiore la sua virtù e per ciò e' ne viene, onde nonn-è per niuno tempo niuna tenebria e ogni raggio di sole è diritto qui e delle stelle e degli altri pianeti, e giugnesi per [v]irtù lo mondo di sotto con quello di sopra per queste cagioni, sì v'è cotali cose e cotante.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

La navigazione di San Brandano
di Anonimo del X secolo
pagine 243

   





San Brandano Iddio David Domino Syon Ierusalem Dominus