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      È una casa, per parlar schietto, di prostituzione, e lo dico senza tema di esagerare, perchè il parallelo che faccio è molto al disotto della realtà.
      Il prete si faceva pur lecito d'accarezzarmi, ed io bruscamente più volte gli feci capire che non voleva simili confidenze.
      Un dì mi consegnò un involtino, dicendomi che entro vi erano due libri, li leggessi mi avrebbero molta divertita, pregommi in pari tempo di non farli vedere a chicchessia, e di custodirli gelosamente.
      Io era ben lungi dal figurarmi che tali libri fossero tanto immorali e laidi; ma lettili, sentii che la coscienza mi rimproverava altamente di avere accettato simili lordure. Erano questi intitolati - Corrispondenza famigliare di due religiose. - l'altro Fanny, o la Meretrice inglese. - Dio mio! restai inorridita a sì schifosa lettura. Mi sembrava d'aver commesso un gran delitto, e stetti due notti senza chiuder occhio, tanto l'agitazione mi aveva scosso le fibre. Ma cessò ben presto il mio stupore quando seppi che molte e molte educando tenevano simili libri, ed anzi una che mi era amica, me ne aveva offerti altri di simil genere, e più immorali, e più osceni. Per la qual cosa non mi sentiva neppure il coraggio di tradurmi al confessionale, tanta era in me la vergogna che provava.
      Feci, come suol dirsi, di necessità virtù, e tornata avanti il mio confessore, questi mi dimandò subito se avessi trovato diletto nella lettura affidatami.
      - Si, gli risposi arrossendo.
      Il prete, tutto lieto, si fece tanto ardito da manifestarmi l'amore che nutriva verso di me.


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I Nuovi Misteri del Chiostro Napoletano scritti da un'ex monaca e pubblicati dall'abate **
di Anonimo
Tip. Guigoni
1871 pagine 97

   





Fanny Meretrice Dio