La quale, in fine dei conti, purchè curasse che questo fanciullo crescesse alla società sia pure buono, onesto, istruito, non poteva certamente preservarlo dalla eterna dannazione. Non aggiungeremo una sola osservazione a quelle che il sullodato professore oppose così vittoriosamente, a nostro avviso, a tutti quegli insigni argomenti.
Seguiremo il nostro giornale nel racconto del rapimento del fanciullo Mortara. Viene esso accennato dal nostro periodico con tale parsimonia, con tale misurato linguaggio, che contrastando mirabilmente colla sua ordinaria profusione di parole, non sappiamo se sia l'effetto di un po' di pudore che lo trattiene dallo svelare per intiero quella gagliarda opera, o se sia quel derisorio cinismo con che si racconta sovente la violenza commessa a danno di vecchi e molesti nemici, Noi riportiamo le sue parole: «Per quale discreto modo la cosa si effettuasse, non è qui il luogo di descrivere. Il certo è che si dovette procedere con qualche risolutezza invitandovi per piccola parte veramente, ma invitandovi pure l'auxilium brachii sæcularis, stantechè i genitori, pei quali si è messo sossopra il mondo, poichè il fatto fu fatto, non avrebbero mai consentito, per cosa al mondo, che si facesse col loro beneplacito; e bisognò tagliar corto».
Il discreto modo col quale si effettuò la cosa fu precisamente in questi termini: I carabinieri strapparono dalle braccia del padre disperato il fanciullo atterrito e piangente, un carabiniere lo portò in braccio giù dalle scale, lo pose nella vettura che giù l'attendeva, e via a Roma, vale a dire a 300 miglia di distanza circa fra due gendarmi, nè più nè meno come un reo d'alto delitto.
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Mortara Roma
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