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      Voi direte che questo rifiuto è in opposizione alla volontà della Chiesa, ed è una ribellione ai principj da voi solo predicati e raccomandati a tutti i governi cristiani; ciò non prova che i cattolici di Francia non debbano riguardarsi come sinceramente attaccati alla fede della loro religione. Difatti se il cattolicismo in Francia non venne mai pel fatto della non accettazione di quelle leggi canoniche attaccato con censure o ammonimenti dalla Corte di Roma, io non so come possano quelle leggi mettersi a livello dei dogmi se la loro infrazione non eccita e non ha mai eccitato da Roma non che censure o anatemi, ma riprovazioni o lagnanze. - A Roma, voi dite, le leggi canoniche sono confuse colle leggi dello Stato, e il sovrano che è a capo dell'une, è pure a capo dell'altre. Il sia, ma per quelle ragioni istesse per le quali in Francia furono da quelle istituzioni rifiutate leggi, i di cui effetti portano attentato al diritto naturale e alla pubblica moralità, perchè il sovrano temporale di Roma non le ha per l'istesse ragioni abrogate, e anzi per obbligo sacro come vicario di un Dio di pace e di giustizia sulla terra, riprovate? E non furono queste le ragioni per cui e vescovi e vicarj e pontefici ordinarono la restituzione di fanciulli battezzati e tolti alle loro famiglie? Dunque se la Francia ed altri governi cattolici illuminati respingono l'appoggio di quelle dottrine per la semplice ragione d'essere in opposizione ai principj di civiltà e dei diritti ì più legittimi, perchè vi fate a Roma così validi sostenitori di legge che un popolo cattolico e illuminato ripudia?


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Roma e la opinione pubblica d'Europa nel fatto Mortara
Atti documenti confutazioni
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