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      Ma perchè, grida egli, «alle apostasie nordiche, alla debolezza indefessa faceste vista di nulla sapere e faceste gli avvocati obbligati, e spesso pagati dello Stato padrone delle anime e del corpo di tutta la generazione adolescente? gli sconsigliati e milensi non sanno essere con garbo neppure ipocriti». A questa vostra filippica vi rispondono que' coscienziosi cattolici e pubblicisti intemerati che le tiranniche vessazioni di quel potente, di cui ne imitate le gesta colla differenza soltanto che voi inzuccherate la pillola amara del rapimento dei teneri nati col vestirli, educarli, nutrirli, accarezzarli senza spesa o disturbo dei loro genitori, come vi vantaste nel fatto Mortara (16), vi rispondono che l'orrore destato allora nell'Europa libera dalle pastoie del dispotismo, non fu meno sentito e manifestato, di quello che il fu per il piccolo neofita Mortara; che se consultate i pubblici periodici liberali di quei tempi ve ne farebbero convinti che essi non hanno come voi, due pesi e due misure, nel considerare le violenze sotto qualunque forma, in qualunque luogo, da qualunque persona venissero esse consumate.
      Il nostro autore accorgendosi forse che l'appoggiarsi soltanto sulle autorità di alcuni padri della Chiesa per predicare e sostenere le sue dottrine non è sufficientemente solido il fondamento del suo edilizio, tanto più scorgendo che quelle autorità venivano per opera di altri padri della Chiesa indebolite, distrutte, egli risale un po' più in alto crede potersi appoggiare nientemeno che sui dettami di Cristo medesimo.


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Roma e la opinione pubblica d'Europa nel fatto Mortara
Atti documenti confutazioni
di
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