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      è qui dove è duopo essere forti, è qui dove è necessario per essere creduti senza alcuna contraddizione che non vi limitiate a così vaghe, confuse ed indecise asserzioni. Ma voi non lo potete, e se qualche giureconsulto ha opinato che si può ottenere in Francia quanto si consumò a Bologna, o voleva a comodo vostro e dell'Univers estorcere la legge con sofismi non nuovi a voi, o avrà voluto applicare la sua opinione a un caso dissimile da quel del Mortara. Sarebbe forse l'autorità dell'abbate Desolesmes citato dall'Univers il 21 ottobre quella che intendete dire? vi avverto ch'egli non è un giureconsulto. Forse volete alludere al caso degli israeliti Gugenheim, stati condannati alle galere in Francia per delitti comuni, e genitori di quattro bambini impuberi. Quel fatto sta contro voi. La loro condizione dell'esser fuor della legge dà un diritto al governo di tutelare e far suoi quelle povere creature abbandonate, e qui la legge è provida, seconda il fine della legge naturale, e se qualche giureconsulto pretendeva che si ponessero quei bambini sotto la tutela dell'autorità ecclesiastica per educarli cristianamente, qui trovarono, nel ministro francese un magistrato che ha creduto interpretare le intenzioni del suo governo, attenersi alle leggi del suo paese, coll'affidare quei quattro bambini nelle mani del capo spirituale della religione dei loro genitori. Egli spinse il rispetto della podestà paterna fino al punto di compiere i voti dei genitori, benchè non maritati e decaduti dai diritti paterni per una condanna (Moniteur du Calvados, novembre 1858).


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Roma e la opinione pubblica d'Europa nel fatto Mortara
Atti documenti confutazioni
di
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