E non son ciarle, vi produrrò dei fatti, fatti eloquenti, indisputabili. A Napoli l'indignazione da voi eccitata col linguaggio arrogante e ingiurioso di questo vostro periodico, commosse gli animi di tutti gli uomini intelligenti del regno; e, consideratelo bene, non furono le grida di piazza, non la tracotanza dei rivoluzionari, non la prepotenza dei demagoghi e dei naturalisti che si scagliò su voi, fu niente meno che un ordine brusco e gagliardo di S. M. siciliana, che sapete non è troppo ligio ai liberali ed agli eretici demagoghi, che fece circondare un bel mattino il Gesù Nuovo dai carabinieri, e voi doveste per calmar la burrasca che minacciava il vostro capo, sacrificare all'ira del potente, quattro gesuiti, fra i quali il padre Curci e il padre Taparelli; nè qui finisce l'istoria, voi che lasciate il pelo ma non il vizio, ripigliaste le vostre graziose abitudini, e lì bisognò tagliar corto, sfrattarvi dal regno, e voi foste costretti a chiedere asilo al vostro capo spirituale, che vi accolse benigno, ed ora vivete pacifici e trionfanti.
Ma i tempi non si potrebbero far grossi? a questi eretici naturalisti non potrebbe saltare il grillo in capo e.... Ma non proseguiamo, non disturbiamo i sonni vostri, recitate tranquillamente nei vostri chiostri i salmi, e le preghiere per la conversione dei tristi, e vivete in pace. Ma vi esortiamo a cangiar consiglio, non isdegnate di prendere a maestra l'istoria che è la guida, la luce delle umane società. Voi vedreste in essa che nella rapida decomposizione dell'impero romano, oscuri Apostoli, colla moderazione delle dottrine, colla semplicità e la purezza della morale, guadagnarono tanti fedeli, alla Chiesa, quanti e più che Roma, e i barbari perdevano sudditi.
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