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      Ma se condotto dall'infallibilità all'esattezza, egli rifiutasse di contentarsi dei mezzi di persuasione per ricorrere in materia di coscienza all'impiego della violenza e all'intervenzione della forza, l'umanità del decimonono secolo, che non ha alcuna inclinazione di ritornare al medio evo, si rivolgerebbe contro lui e gli direbbe alla sua volta noi non possiamo seguirvi, non possumus.
      Il cattolicismo ha la pretensione di essere universale; egli non lo è. I sette ottavi del genere umane gli sfuggono, egli non ha giammai potuto aprirsi la via seriamente nè in Cina, nè nelle Indie.
      L'islamismo tutto intiero è refrattario alla sua influenza. La parte orientale dell'Europa appartiene allo scisma greco; la riforma gli ha tolto l'Inghilterra, la Svezia, la Danimarca, la Prussia e una parte dell'Alemagna. La Francia dopo l'89, non è più sotto la sua direzione, la Spagna ha distrutto i conventi e non ritrova le abitudini del lavoro che dopo aver rotte quelle della mendicità; il Piemonte ha venduto i beni del clero, e Roma medesima, Roma, sede della potenza pontificia, apparterrebbe ella al Papa 24 ore se la nostra armata si ritirasse? Che! forse questa universale diserzione racchiuderebbe un avvertimento venuto dall'alto?
      Da tre secoli il papato oppone a tutte le conquiste dello spirito moderno il suo non possumus, ma ciò che ella non può, altri lo possono.
      Ella non ha potuto ammettere i diritti della ragione intellettuale; Lutero li ha rivendicati, esagerandoli; Descartes gli ha fatti prevalere nell'ordine della scienza; la rivoluzione francese che l'Univers ha la disgrazia di non comprendere, ha rinnovato le basi del mondo politico senza che alcuna reazione abbia potuto ristaurare ciò che ella avea distrutto; il papato medesimo ha dovuto sanzionare la vendita dei beni del clero, e lo stato civile fu confidato all'autorità municipale; ella ha dovuto riconoscere in Francia almeno la libertà dei culti e la libertà di coscienza, che sono il rifiuto, nell'ordine politico, alle sue pretensioni esclusive nell'ordine religioso.


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Roma e la opinione pubblica d'Europa nel fatto Mortara
Atti documenti confutazioni
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